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Confraternita Maria SS. Annunziata

La Confraternita sotto il titolo di Maria SS. Annunziata è stata fondata nel 1707 anno nel quale risale la fondazione della chiesa omonima ad opera della devota Rosalia Vitale in Leggio.

Per tutto il XVIII e il XIX sec. questo pio sodalizio ha curato la diffusione della devozione alla Vergine Annunziata, le opere di misericordia quale la degna sepoltura dei defunti ed opere di carità specialmente nei confronti dei propri aggregati, sostenendo in questo modo la vita della chiesa allora “sacramentale” così come ci ricorda il Notaio Filippo La Marca in un memoriale della seconda metà del ‘700 che nel riportare notizie sulla chiesa dell’Annunziata scriveva che la stessa era arricchita dal fervore dei congregati della compagnia che in essa era incardinata.

Ruolo di fondamentale importanza ha avuto la Confraternita dell’Annunziata nel far elevare al grado di Parrocchia la propria chiesa nell’anno 1884, contribuendo in modo particolare a rendere l’edificio sacro degno di tale titolo.

La vita della confraternita è stata da sempre segnata da momenti altalenanti legati alle vicende storiche di ogni periodo, pestilenze, le guerre mondiali, emigrazione di massa, eventi, che intorno all’anno 1952 hanno contribuito alla provvisoria estinzione della compagnia.

Solo nell’anno 1988, grazie ad un volenteroso gruppo di uomini e donne della parrocchia, il compianto Parroco Angelo Signorelli, ricostituì la confraternita per arricchire la parrocchia di una realtà che con spirito di servizio lo collaborasse nelle attività pastorali e nella valorizzazione della devozione alla Madonna; e così fu, tanto che nell’anno 1992 S.E. Rev.ma Mons. Pio Vigo Vescovo di Nicosia approvò lo Statuto che ancora oggi governa la vita della confraternita secondo i dettami del Diritto Canonico.

Conformi a tali disposizioni i membri della confraternita, cosi come recita il secondo articolo dello Statuto,  tendono comunitariamente ad una vita cristiana più perfetta e intendono promuovere l’incremento del culto pubblico, la carità e la testimonianza (cfr. can. 215 e 298); la Confraternita pertanto:

promuove tra i soci l’esercizio della vita cristiana con ritiri spirituali e opportune catechesi;

partecipa attivamente, assieme alle altre organizzazioni allo svolgimento del culto nella chiesa parrocchiale;

impegna i soci a vivere attivamente la comunione con la parrocchia e a rendersi disponibile e presenti nelle iniziative comunitarie promosse dal Parroco.